European Green Bond: si parte!

Published On: 23 Settembre 2021Categories: Ambiente, Paesaggio, Energia e Rifiuti

La Commissione Europea lo scorso 7 settembre, ha delineato il quadro programmatico uniforme per l’emissione nel territorio dell’Unione, a partire dal prossimo mese di ottobre, delle obbligazioni verdi europee o “EuGb” – European Green Bond – destinate a finanziare il Piano degli aiuti agli Stati Membri sostenendo la ripresa economica a seguito della Pandemia da Covid 19 (Next Generation Eu).
L’obiettivo è quello di collocare sul mercato fino a 250 miliardi di euro entro la fine del 2026, consentendo all’Unione Europea di diventare il più grande emittente mondiale di Green Bond nel campo della finanza sostenibile rivolta a promuovere gli investimenti, l’innovazione e l’autonomia strategica dell’economia europea.
Queste misure economiche quindi, saranno impiegate esclusivamente per realizzare e/o adeguare edifici più efficienti dal punto di vista energetico, sviluppare energie rinnovabili e mobilità sostenibile, promuovendo minori emissioni di gas a effetto serra e nuovi modelli di business verdi.
Le obbligazioni verdi svolgono un ruolo importante poiché copriranno la quota obbligatoria della spesa destinata al clima nell’ambito del fondo per la ripresa e la resilienza, consentendo all’Unione Europea di raggiungere la tanto agognata “neutralità climatica” nel 2050.
Le aspettative con riferimento alla reazione dei mercati finanziari a seguito dell’introduzione dei “Green Bond” sono più che soddisfacenti, in quanto la scelta da parte dei paesi dell’Unione di promuovere una transizione sostenibile è il risultato della crescente domanda di tale tipologia di obbligazioni.
Gli investitori invero, hanno manifestato un forte interesse per l’emissione di ulteriori obbligazioni verdi e di conseguenza, la collocazione dei “Green Bond” stimolerà ancora di più il mercato, consentendo agli investitori medesimi di diversificare i loro portafogli mentre i partners attuatori riceveranno capitali per tecnologie ed innovazioni verdi.
La Commissione inoltre, incaricherà esperti indipendenti al fine di supervisionare e valutare le relazioni d’impatto per garantire che gli investimenti finanziati abbiano un effetto ecologico positivo mediante un meccanismo di tracciabilità dei proventi delle obbligazioni verdi fino al loro investimento finale, fornendo appositi reports di allocazione agli investitori.
La vendita dei titoli obbligazionari “Green Bond” avverrà esclusivamente tramite aste che si svolgeranno in genere due volte al mese per le fatture UE.
Tale nuovo strumento, secondo la Commissione, consentirà d’un canto, agli Stati membri di gestire adeguatamente il rischio di liquidità ed ampliare ulteriormente la base di investitori consolidando il ruolo internazionale dell’euro; dall’altro, rappresenterà un valido alleato dell’Unione Europea nel difficile ma non impossibile compito di contrastare i cambiamenti climatici rafforzando il proprio ruolo a livello globale.

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About the Author: Giovanni Sciangula

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European Green Bond: si parte!

Published On: 23 Settembre 2021

La Commissione Europea lo scorso 7 settembre, ha delineato il quadro programmatico uniforme per l’emissione nel territorio dell’Unione, a partire dal prossimo mese di ottobre, delle obbligazioni verdi europee o “EuGb” – European Green Bond – destinate a finanziare il Piano degli aiuti agli Stati Membri sostenendo la ripresa economica a seguito della Pandemia da Covid 19 (Next Generation Eu).
L’obiettivo è quello di collocare sul mercato fino a 250 miliardi di euro entro la fine del 2026, consentendo all’Unione Europea di diventare il più grande emittente mondiale di Green Bond nel campo della finanza sostenibile rivolta a promuovere gli investimenti, l’innovazione e l’autonomia strategica dell’economia europea.
Queste misure economiche quindi, saranno impiegate esclusivamente per realizzare e/o adeguare edifici più efficienti dal punto di vista energetico, sviluppare energie rinnovabili e mobilità sostenibile, promuovendo minori emissioni di gas a effetto serra e nuovi modelli di business verdi.
Le obbligazioni verdi svolgono un ruolo importante poiché copriranno la quota obbligatoria della spesa destinata al clima nell’ambito del fondo per la ripresa e la resilienza, consentendo all’Unione Europea di raggiungere la tanto agognata “neutralità climatica” nel 2050.
Le aspettative con riferimento alla reazione dei mercati finanziari a seguito dell’introduzione dei “Green Bond” sono più che soddisfacenti, in quanto la scelta da parte dei paesi dell’Unione di promuovere una transizione sostenibile è il risultato della crescente domanda di tale tipologia di obbligazioni.
Gli investitori invero, hanno manifestato un forte interesse per l’emissione di ulteriori obbligazioni verdi e di conseguenza, la collocazione dei “Green Bond” stimolerà ancora di più il mercato, consentendo agli investitori medesimi di diversificare i loro portafogli mentre i partners attuatori riceveranno capitali per tecnologie ed innovazioni verdi.
La Commissione inoltre, incaricherà esperti indipendenti al fine di supervisionare e valutare le relazioni d’impatto per garantire che gli investimenti finanziati abbiano un effetto ecologico positivo mediante un meccanismo di tracciabilità dei proventi delle obbligazioni verdi fino al loro investimento finale, fornendo appositi reports di allocazione agli investitori.
La vendita dei titoli obbligazionari “Green Bond” avverrà esclusivamente tramite aste che si svolgeranno in genere due volte al mese per le fatture UE.
Tale nuovo strumento, secondo la Commissione, consentirà d’un canto, agli Stati membri di gestire adeguatamente il rischio di liquidità ed ampliare ulteriormente la base di investitori consolidando il ruolo internazionale dell’euro; dall’altro, rappresenterà un valido alleato dell’Unione Europea nel difficile ma non impossibile compito di contrastare i cambiamenti climatici rafforzando il proprio ruolo a livello globale.

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