Indagine ANAC sulla prevenzione della corruzione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato una indagine sulle criticità rilevate dai Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT) nella applicazione della normativa anticorruzione.

L’indagine aveva l’obiettivo di conoscere le difficoltà operative riscontrate e individuare i margini di intervento.

All’indagine hanno partecipato 129 amministrazioni medio grandi, e in particolare 8 Università, 14 Comuni, 2 Città Metropolitane, 2 Camere di Commercio, 27 soggetti appartenenti ad altre tipologie di enti, 3 Ministeri.

I punti critici

Questi i più significativi punti critici emersi dall’indagine:

  • difficoltà nell’effettuare la rotazione del personale;
  • resistente ai cambiamenti;
  • carenza di sensibilità verso il conflitto di interessi;
  • mancanza dei controlli necessari all’applicazione del divieto di “pantouflage”;
  • problemi con l’informatizzazione;
  • ostacoli a garantire l’aggiornamento dei dati sulla trasparenza.

Le criticità accomunano tanto le grandi e medie amministrazioni quanto le piccole.

Tuttavia, nei piccoli enti è più ampia la percentuale dei dipendenti che considera i doveri correlati alla prevenzione della corruzione, come meri adempimenti formali che non migliorano il funzionamento dell’amministrazione.

ANAC ritiene che la scarsa sensibilità verso la materia dell’anticorruzione sia per lo più dettata da una non profonda conoscenza della disciplina e delle sue finalità.

Una maggiore diffusione della cultura della legalità all’interno degli enti, dunque, secondo l’Autorità, potrebbe certamente incrementare il livello di interesse dei dipendenti.

La rotazione del personale

Tra le misure di prevenzione della corruzione, la rotazione del personale è quella in cui i responsabili anticorruzione incontrano maggiori difficoltà.

Le criticità segnalate nell’indagine sono:

  • numero ridotto dei dipendenti in organico;
  • resistenze di vario genere ai cambiamenti;
  • specificità delle competenze e carenza di risorse alternative con pari competenze;
  • difficoltà di programmare la rotazione in modo pluriennale.

L’informatizzazione

Emerge altresì, scarsa disponibilità di “software” adeguati; mancanza di profili idonei e limitata propensione del personale alla gestione informatizzata dei processi; costi eccessivi; problemi con la trasparenza per la difficoltà a garantire l’aggiornamento tempestivo dei dati, anche per la scarsa efficienza del sistema di tracciamento del flusso informativo; eccessiva mole della documentazione da pubblicare; poca formazione e scarsa gestione flussi informatizzati.

Sul divieto di pantouflage

Sono pochissimi i casi di conflitti di interesse e “pantouflage” rilevati.

I Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza lamentano una scarsa sensibilità sul tema.

Ciò, secondo ANAC, potrebbe derivare da una seria difficoltà a intercettare i fenomeni rendendo poco efficace la strategia di prevenzione sul punto.

Le misure sulla trasparenza

Per quanto riguarda la trasparenza, emerge un buon grado di assolvimento degli obblighi di trasmissione/pubblicazione dei dati e delle informazioni nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dell’ente.

Sono state avanzate proposte di semplificazione degli obblighi di pubblicazione come ad esempio: centralizzare le informazioni relative alle pubbliche amministrazioni; semplificare la previsione sui parenti entro il secondo grado, e la previsione di pubblicazione per i tre anni successivi; valutare l’individuazione di un unico strumento di pubblicazione degli avvisi/ bandi di concorso, coordinando o limitando le altre pubblicazioni legali nazionali, regionali e sui siti degli enti.

Ultimi Articoli inseriti

Equivalenza delle certificazioni di qualità e criteri interpretativi della lex di gara

22 Aprile 2024|Commenti disabilitati su Equivalenza delle certificazioni di qualità e criteri interpretativi della lex di gara

Il Consiglio di Stato, con la sentenza numero 3394, pubblicata il 15 aprile 2024, si è pronunciato – in riforma della pronuncia resa dal Tar – sulla possibilità o meno di valutare certificazioni di qualità [...]

Modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche

19 Aprile 2024|Commenti disabilitati su Modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche

Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2024, è stato pubblicato il decreto legislativo del 24 marzo 2024 numero 48, recante “Disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) [...]

Contributi alle imprese per l’acquisto di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso

17 Aprile 2024|Commenti disabilitati su Contributi alle imprese per l’acquisto di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso

Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale numero 87 del 13 aprile 2024, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale del 4 marzo 2024 che definisce, ai sensi dell’art. 4, comma 7, del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, [...]

About the Author: Emiliano Luca

Condividi

Indagine ANAC sulla prevenzione della corruzione

Published On: 25 Gennaio 2023

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato una indagine sulle criticità rilevate dai Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT) nella applicazione della normativa anticorruzione.

L’indagine aveva l’obiettivo di conoscere le difficoltà operative riscontrate e individuare i margini di intervento.

All’indagine hanno partecipato 129 amministrazioni medio grandi, e in particolare 8 Università, 14 Comuni, 2 Città Metropolitane, 2 Camere di Commercio, 27 soggetti appartenenti ad altre tipologie di enti, 3 Ministeri.

I punti critici

Questi i più significativi punti critici emersi dall’indagine:

  • difficoltà nell’effettuare la rotazione del personale;
  • resistente ai cambiamenti;
  • carenza di sensibilità verso il conflitto di interessi;
  • mancanza dei controlli necessari all’applicazione del divieto di “pantouflage”;
  • problemi con l’informatizzazione;
  • ostacoli a garantire l’aggiornamento dei dati sulla trasparenza.

Le criticità accomunano tanto le grandi e medie amministrazioni quanto le piccole.

Tuttavia, nei piccoli enti è più ampia la percentuale dei dipendenti che considera i doveri correlati alla prevenzione della corruzione, come meri adempimenti formali che non migliorano il funzionamento dell’amministrazione.

ANAC ritiene che la scarsa sensibilità verso la materia dell’anticorruzione sia per lo più dettata da una non profonda conoscenza della disciplina e delle sue finalità.

Una maggiore diffusione della cultura della legalità all’interno degli enti, dunque, secondo l’Autorità, potrebbe certamente incrementare il livello di interesse dei dipendenti.

La rotazione del personale

Tra le misure di prevenzione della corruzione, la rotazione del personale è quella in cui i responsabili anticorruzione incontrano maggiori difficoltà.

Le criticità segnalate nell’indagine sono:

  • numero ridotto dei dipendenti in organico;
  • resistenze di vario genere ai cambiamenti;
  • specificità delle competenze e carenza di risorse alternative con pari competenze;
  • difficoltà di programmare la rotazione in modo pluriennale.

L’informatizzazione

Emerge altresì, scarsa disponibilità di “software” adeguati; mancanza di profili idonei e limitata propensione del personale alla gestione informatizzata dei processi; costi eccessivi; problemi con la trasparenza per la difficoltà a garantire l’aggiornamento tempestivo dei dati, anche per la scarsa efficienza del sistema di tracciamento del flusso informativo; eccessiva mole della documentazione da pubblicare; poca formazione e scarsa gestione flussi informatizzati.

Sul divieto di pantouflage

Sono pochissimi i casi di conflitti di interesse e “pantouflage” rilevati.

I Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza lamentano una scarsa sensibilità sul tema.

Ciò, secondo ANAC, potrebbe derivare da una seria difficoltà a intercettare i fenomeni rendendo poco efficace la strategia di prevenzione sul punto.

Le misure sulla trasparenza

Per quanto riguarda la trasparenza, emerge un buon grado di assolvimento degli obblighi di trasmissione/pubblicazione dei dati e delle informazioni nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dell’ente.

Sono state avanzate proposte di semplificazione degli obblighi di pubblicazione come ad esempio: centralizzare le informazioni relative alle pubbliche amministrazioni; semplificare la previsione sui parenti entro il secondo grado, e la previsione di pubblicazione per i tre anni successivi; valutare l’individuazione di un unico strumento di pubblicazione degli avvisi/ bandi di concorso, coordinando o limitando le altre pubblicazioni legali nazionali, regionali e sui siti degli enti.

About the Author: Emiliano Luca