Il “Pay Back” sulle forniture di dispositivi medici è illegittimo!

Il “Pay Back” sulle forniture di dispositivi medici è illegittimo!

Il “Pay Back” posto a carico dei fornitori al Servizio Sanitario di dispositivi medici, in relazione al superamento del tetto nazionale di spesa e in quota proporzionale al fatturato, suscita gravissimi dubbi di legittimità!

L’illegittimità più evidente – al di là dei più generali dubbi di costituzionalità con i quali viene applicato il principio solidaristico ad un sostanziale “prelievo forzoso” – sta nella sostanziale eliminazione, per gli anni di cui si è detto, della fase di “rinegoziazione” e della conseguente facoltà di “recesso” dei fornitori dai contratti.

Le modalità di recupero a carico delle imprese con i criteri contenuti nelle “linee guida” ministeriali, presentano pertanto i caratteri dell’imprevedibilità e dell’iniquità.

Molte imprese hanno già impugnato provvedimenti preliminari, quali il decreto di superamento del “tetto di spesa” e le “linee guida” suddette.

Le imprese che ricevono dalle Aziende Sanitarie i provvedimenti di “prelievo forzoso” mediante decurtazione dei corrispettivi sui contratti in corso, ovvero mediante richiesta di pagamento diretto, possono tuttavia far ricorso ancora oggi innanzi al Tar Lazio, impugnando con tali ricorsi anche i provvedimenti preliminari in precedenza emessi.

L’impugnativa è ovviamente utile al fine di ottenere l’annullamento delle pretese di rimborso.

Per ricevere una consulenza o chiedere informazioni in merito a possibili mezzi e azioni per ottenere tutela, potete contattare il nostro studio alla mail web@mondolegale.it, indicando i vostri dati e recapiti.

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