Adozione del Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026 (PIAO)

Published On: 6 Febbraio 2024Categories: Ambiente, Paesaggio, Energia e Rifiuti, Energia e Rifiuti

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica col Decreto Ministeriale numero 40/2024 del 31.01.2024, da ultimo pubblicato sul proprio sito web, ha adottato il Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026 (PIAO).

Tra i molteplici obiettivi del Piano, merita attenzione la previsione di continuare a sostenere e tutelare il sistema del riciclo italiano, quale valore aggiunto della Strategia nazionale per l’economia circolare, la cui attuazione è fondamentale anche in relazione all’approvvigionamento di materia e alla decarbonizzazione.

In tal modo, si tenderà a diminuire gradualmente la dipendenza dall’estero, individuando così altre forme di approvvigionamento alternative a livello nazionale anche all’interno della revisione del nuovo capitolo PNRR previsto dal Repower EU.

È prevista, altresì, l’attuazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (PNPR) in ottemperanza del D.lgs. 152/2006 e della Direttiva 2008/98/CE, nonché del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR), in particolare monitorando e vigilando sui piani regionali per la gestione dei rifiuti con l’incentivazione della preparazione per il riutilizzo, le attività di riciclo e l’utilizzo delle materie prime secondarie, sostenendo economicamente i Comuni per migliorare i processi di raccolta differenziata e la valorizzazione degli scarti, riducendo i divari territoriali e i conferimenti in discarica.

Il Piano, inoltre, nell’ambito dell’Economia Circolare, punta a sviluppare una strategia nazionale per la plastica al fine di prevenirne la dispersione, incentivare la raccolta delle varie frazioni nonché garantire il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo, favorendo lo sviluppo tecnologico del riciclo meccanico e chimico delle plastiche, con particolare attenzione agli interventi mirati alla risoluzione delle procedure di infrazione e del precontenzioso comunitario in tema di gestione dei rifiuti e ciò, in attuazione degli impegni assunti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’Italia come si legge nel Piano – chiamata ad attuare il Piano di azione Ue “Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo” varato nel 2021 – dovrà garantire nel prossimo futuro la completa attuazione del Programma Nazionale per il Controllo delle Emissioni in Atmosfera (PNCIA), redatto ai sensi della direttiva 2016/2284 e contenente interventi mirati al raggiungimento di precisi obblighi di riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici entro il 2030 e implementare “ …le azioni in campo per il miglioramento della qualità dell’aria assicurando la messa in campo di azioni nazionali a supporto di quelle regionali, al fine di accelerare il processo di rispetto dei livelli massimi in atmosfera imposti dall’UE sul particolato PM10 e sul biossido di azoto NO2, e per il contenimento dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico. Nel processo assumerà particolare rilievo anche l’avvio delle attività di recepimento della nuova direttiva sulla qualità dell’aria, che sarà pubblicata nel prossimo futuro. La riforestazione delle aree urbane, la tutela dei parchi nazionali e la rigenerazione degli habitat naturali consentiranno anche di migliorare il processo di assorbimento di CO2 e una migliore qualità dell’aria. Per l’attuazione di tale strategia, in ogni caso, sarà fondamentale un approccio sinergico, sia con gli altri dicasteri competenti per la gestione di dossier estremamente complessi, come quello relativo ad esempio, all’ILVA di Taranto, in cui il rispetto degli obblighi ambientali dovrà essere conciliato con le ricadute economiche e occupazionali; sia con le Regioni e gli altri enti territoriali per la conclusione di accordi di programma per il miglioramento della qualità dell’aria …”.

 

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Adozione del Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026 (PIAO)

Published On: 6 Febbraio 2024

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica col Decreto Ministeriale numero 40/2024 del 31.01.2024, da ultimo pubblicato sul proprio sito web, ha adottato il Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026 (PIAO).

Tra i molteplici obiettivi del Piano, merita attenzione la previsione di continuare a sostenere e tutelare il sistema del riciclo italiano, quale valore aggiunto della Strategia nazionale per l’economia circolare, la cui attuazione è fondamentale anche in relazione all’approvvigionamento di materia e alla decarbonizzazione.

In tal modo, si tenderà a diminuire gradualmente la dipendenza dall’estero, individuando così altre forme di approvvigionamento alternative a livello nazionale anche all’interno della revisione del nuovo capitolo PNRR previsto dal Repower EU.

È prevista, altresì, l’attuazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (PNPR) in ottemperanza del D.lgs. 152/2006 e della Direttiva 2008/98/CE, nonché del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR), in particolare monitorando e vigilando sui piani regionali per la gestione dei rifiuti con l’incentivazione della preparazione per il riutilizzo, le attività di riciclo e l’utilizzo delle materie prime secondarie, sostenendo economicamente i Comuni per migliorare i processi di raccolta differenziata e la valorizzazione degli scarti, riducendo i divari territoriali e i conferimenti in discarica.

Il Piano, inoltre, nell’ambito dell’Economia Circolare, punta a sviluppare una strategia nazionale per la plastica al fine di prevenirne la dispersione, incentivare la raccolta delle varie frazioni nonché garantire il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo, favorendo lo sviluppo tecnologico del riciclo meccanico e chimico delle plastiche, con particolare attenzione agli interventi mirati alla risoluzione delle procedure di infrazione e del precontenzioso comunitario in tema di gestione dei rifiuti e ciò, in attuazione degli impegni assunti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’Italia come si legge nel Piano – chiamata ad attuare il Piano di azione Ue “Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo” varato nel 2021 – dovrà garantire nel prossimo futuro la completa attuazione del Programma Nazionale per il Controllo delle Emissioni in Atmosfera (PNCIA), redatto ai sensi della direttiva 2016/2284 e contenente interventi mirati al raggiungimento di precisi obblighi di riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici entro il 2030 e implementare “ …le azioni in campo per il miglioramento della qualità dell’aria assicurando la messa in campo di azioni nazionali a supporto di quelle regionali, al fine di accelerare il processo di rispetto dei livelli massimi in atmosfera imposti dall’UE sul particolato PM10 e sul biossido di azoto NO2, e per il contenimento dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico. Nel processo assumerà particolare rilievo anche l’avvio delle attività di recepimento della nuova direttiva sulla qualità dell’aria, che sarà pubblicata nel prossimo futuro. La riforestazione delle aree urbane, la tutela dei parchi nazionali e la rigenerazione degli habitat naturali consentiranno anche di migliorare il processo di assorbimento di CO2 e una migliore qualità dell’aria. Per l’attuazione di tale strategia, in ogni caso, sarà fondamentale un approccio sinergico, sia con gli altri dicasteri competenti per la gestione di dossier estremamente complessi, come quello relativo ad esempio, all’ILVA di Taranto, in cui il rispetto degli obblighi ambientali dovrà essere conciliato con le ricadute economiche e occupazionali; sia con le Regioni e gli altri enti territoriali per la conclusione di accordi di programma per il miglioramento della qualità dell’aria …”.

 

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