Decreto Semplificazione norme e procedure più efficaci nella Pubblica Amministrazione

Published On: 29 Marzo 2021Categories: Normativa, Pubblica Amministrazione

A cosa serve un nuovo Decreto Semplificazioni? Evidentemente a estirpare il morbo della burocrazia e con esso l’inefficienza della pubblica amministrazione.

Non è superfluo ricordare che:

  • esistono molte forme di semplificazione;
  • un intervento di semplificazione ha senso solo se preceduto da una valutazione positiva del suo impatto su cittadini ed imprese;
  • alla semplificazione sono oggi dedicati specifici organi e funzioni pubbliche.

I) Cos’è la semplificazione? Semplificazione-Innovazione, un binomio inscindibile

La semplificazione ha l’obiettivo di semplificare le norme e le procedure e ridurre gli oneri burocratici a carico di cittadini ed imprese, tramite l’utilizzo dell’innovazione normativa, organizzativa e tecnologica.

Esiste anzitutto una semplificazione normativa (intesa come tecnica legislativa volta a razionalizzare il corpus normativo), che va però distinta dalla deregolazione (soppressione di norme ritenute eccessivamente vincolanti), dalla delegificazione (trasfusione di norme primarie in fonti normative secondarie) e dalla decertificazione (divieto di chiedere al cittadino documenti contenenti informazioni già in possesso di amministrazioni pubbliche).

Accanto alla semplificazione normativa, corre parallela la semplificazione amministrativa che riguarda invece le procedure e i procedimenti e serve a rendere la pubblica amministrazione più trasparente, efficiente ed efficace. In tale ambito, ricade anche la cosiddetta semplificazione documentale.

L’obiettivo a lungo termine è quello di abbandonare il vecchio modello burocratico, attento al rispetto delle procedure indicate dalla legge, preferendo il nuovo modello manageriale, concentrato sui risultati da conseguire, nel quale hanno particolare rilievo la lotta agli sprechi, la responsabilizzazione dei dirigenti, la misurazione della qualità dell’azione amministrativa e soprattutto, l’impatto sulla popolazione.

II) L’Analisi di Impatto (AIR)

Per questo il legislatore ha introdotto l’analisi di impatto della regolamentazione (AIR), un esame ex ante degli effetti che gli interventi normativi e regolamenti potranno avere sulle attività di cittadini ed imprese e sull’organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni.

La disciplina dell’AIR è dettata dall’articolo 14 della legge 246 del 2005 e dal DPCM 169 del 2017 (“Regolamento recante disciplina sull’analisi dell’impatto della regolamentazione, la verifica dell’impatto della regolamentazione e la consultazione”).

Nel corso dell’AIR l’amministrazione: a) svolge l’analisi delle motivazioni che richiedono un intervento di semplificazione (coinvolgendo gli operatori di settore da cui raccogliere dati e suggerimenti): b) identifica gli obiettivi che intende perseguire; c) elabora e valuta le possibili opzioni (inclusa l’eventualità di non intervenire), con particolare attenzione agli effetti attesi su cittadini ed imprese; d) motiva la scelta finale.

I risultati dell’analisi sono riassunti nella “Relazione AIR”.

La Commissione europea dal canto suo, ha incentivato la strategia della Better Regulation (“legiferare meglio”), anche attraverso il programma REFIT (programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione), allo scopo di “rendere la legislazione dell’Unione Europea più semplice e ridurre i costi della regolazione, contribuendo in tal modo a creare un contesto normativo chiaro, stabile e prevedibile per sostenere la crescita e l’occupazione“.

III) Le nuove funzioni pubbliche della semplificazione

Il nostro paese ha talmente bisogno di questi interventi, che una fetta consistente degli uffici e dei servizi del Dipartimento della Funzione Pubblica è esclusivamente dedicata alla semplificazione, nella consapevolezza che l’organizzazione dell’amministrazione non può funzionare senza semplificazione e innovazione.

L’approccio del Dipartimento alla semplificazione, nasce dalla consapevolezza che “Le leggi da sole non bastano, se non cambiano la vita dei cittadini” (www.funzionepubblica.gov.it).

1) Semplificare significa crescere e liberare risorse per lo sviluppo del paese; dare certezza ai diritti dei cittadini; un’amministrazione che funziona meglio e costa meno.

2) Da ciò, l’Agenda per la semplificazione, che individua gli interventi prioritari che contribuiscono a far ripartire il Paese.  

Si tratta in particolare, di trovare il modo di restituire il tempo a cittadini ed imprese (Agenda 2015-2017).

3) È stato quindi introdotto l’istituto della misurazione degli oneri burocratici, per verificare i settori in cui semplificare e gli effetti degli interventi di semplificazione.

4) La parola d’ordine è Semplificare ascoltando: le proposte di semplificazione vengono recepite attraverso la stabile consultazione di cittadini, imprese e associazioni. Nella stessa ottica, per recuperare lo svantaggio competitivo dell’Italia, sono promossi lo studio e l’imitazione delle esperienze dei Paesi più virtuosi.

5) Col progetto “Delivery Unit”, l’Italia si è dotata di una task force per la semplificazione composta da esperti al servizio di Governo, Regioni ed Enti locali, mentre il portale Italia Semplice ha la funzione di monitorare stabilmente lo stato di avanzamento delle attività e dell’impatto delle misure di semplificazione.

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Decreto Semplificazione norme e procedure più efficaci nella Pubblica Amministrazione

Published On: 29 Marzo 2021

A cosa serve un nuovo Decreto Semplificazioni? Evidentemente a estirpare il morbo della burocrazia e con esso l’inefficienza della pubblica amministrazione.

Non è superfluo ricordare che:

  • esistono molte forme di semplificazione;
  • un intervento di semplificazione ha senso solo se preceduto da una valutazione positiva del suo impatto su cittadini ed imprese;
  • alla semplificazione sono oggi dedicati specifici organi e funzioni pubbliche.

I) Cos’è la semplificazione? Semplificazione-Innovazione, un binomio inscindibile

La semplificazione ha l’obiettivo di semplificare le norme e le procedure e ridurre gli oneri burocratici a carico di cittadini ed imprese, tramite l’utilizzo dell’innovazione normativa, organizzativa e tecnologica.

Esiste anzitutto una semplificazione normativa (intesa come tecnica legislativa volta a razionalizzare il corpus normativo), che va però distinta dalla deregolazione (soppressione di norme ritenute eccessivamente vincolanti), dalla delegificazione (trasfusione di norme primarie in fonti normative secondarie) e dalla decertificazione (divieto di chiedere al cittadino documenti contenenti informazioni già in possesso di amministrazioni pubbliche).

Accanto alla semplificazione normativa, corre parallela la semplificazione amministrativa che riguarda invece le procedure e i procedimenti e serve a rendere la pubblica amministrazione più trasparente, efficiente ed efficace. In tale ambito, ricade anche la cosiddetta semplificazione documentale.

L’obiettivo a lungo termine è quello di abbandonare il vecchio modello burocratico, attento al rispetto delle procedure indicate dalla legge, preferendo il nuovo modello manageriale, concentrato sui risultati da conseguire, nel quale hanno particolare rilievo la lotta agli sprechi, la responsabilizzazione dei dirigenti, la misurazione della qualità dell’azione amministrativa e soprattutto, l’impatto sulla popolazione.

II) L’Analisi di Impatto (AIR)

Per questo il legislatore ha introdotto l’analisi di impatto della regolamentazione (AIR), un esame ex ante degli effetti che gli interventi normativi e regolamenti potranno avere sulle attività di cittadini ed imprese e sull’organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni.

La disciplina dell’AIR è dettata dall’articolo 14 della legge 246 del 2005 e dal DPCM 169 del 2017 (“Regolamento recante disciplina sull’analisi dell’impatto della regolamentazione, la verifica dell’impatto della regolamentazione e la consultazione”).

Nel corso dell’AIR l’amministrazione: a) svolge l’analisi delle motivazioni che richiedono un intervento di semplificazione (coinvolgendo gli operatori di settore da cui raccogliere dati e suggerimenti): b) identifica gli obiettivi che intende perseguire; c) elabora e valuta le possibili opzioni (inclusa l’eventualità di non intervenire), con particolare attenzione agli effetti attesi su cittadini ed imprese; d) motiva la scelta finale.

I risultati dell’analisi sono riassunti nella “Relazione AIR”.

La Commissione europea dal canto suo, ha incentivato la strategia della Better Regulation (“legiferare meglio”), anche attraverso il programma REFIT (programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione), allo scopo di “rendere la legislazione dell’Unione Europea più semplice e ridurre i costi della regolazione, contribuendo in tal modo a creare un contesto normativo chiaro, stabile e prevedibile per sostenere la crescita e l’occupazione“.

III) Le nuove funzioni pubbliche della semplificazione

Il nostro paese ha talmente bisogno di questi interventi, che una fetta consistente degli uffici e dei servizi del Dipartimento della Funzione Pubblica è esclusivamente dedicata alla semplificazione, nella consapevolezza che l’organizzazione dell’amministrazione non può funzionare senza semplificazione e innovazione.

L’approccio del Dipartimento alla semplificazione, nasce dalla consapevolezza che “Le leggi da sole non bastano, se non cambiano la vita dei cittadini” (www.funzionepubblica.gov.it).

1) Semplificare significa crescere e liberare risorse per lo sviluppo del paese; dare certezza ai diritti dei cittadini; un’amministrazione che funziona meglio e costa meno.

2) Da ciò, l’Agenda per la semplificazione, che individua gli interventi prioritari che contribuiscono a far ripartire il Paese.  

Si tratta in particolare, di trovare il modo di restituire il tempo a cittadini ed imprese (Agenda 2015-2017).

3) È stato quindi introdotto l’istituto della misurazione degli oneri burocratici, per verificare i settori in cui semplificare e gli effetti degli interventi di semplificazione.

4) La parola d’ordine è Semplificare ascoltando: le proposte di semplificazione vengono recepite attraverso la stabile consultazione di cittadini, imprese e associazioni. Nella stessa ottica, per recuperare lo svantaggio competitivo dell’Italia, sono promossi lo studio e l’imitazione delle esperienze dei Paesi più virtuosi.

5) Col progetto “Delivery Unit”, l’Italia si è dotata di una task force per la semplificazione composta da esperti al servizio di Governo, Regioni ed Enti locali, mentre il portale Italia Semplice ha la funzione di monitorare stabilmente lo stato di avanzamento delle attività e dell’impatto delle misure di semplificazione.

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