Sicilia: approvata la prima legge regionale contro il randagismo e a tutela degli animali
Passo storico per la Regione Sicilia: l’Assemblea Regionale Siciliana, nella seduta del 12 luglio scorso, ha approvato un disegno di legge per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo.
Il testo della legge, in via di pubblicazione sulla GURS, è composto da 31 articoli e prevede un lungo elenco di norme – di carattere innovativo – volte al contrasto del randagismo e alla cura degli animali tra cui:
– l’istituzione di misure volte al contenimento e al monitoraggio del fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento degli animali;
– il divieto di accattonaggio con animali;
– l’istituzione del Garante Regionale dei Diritti degli Animali (che può diffidare le pubbliche amministrazioni regionali o comunali al rispetto degli obblighi di legge connessi alla tutela del benessere animale);
– l’obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura;
– l’erogazione di un contributo di solidarietà per i Comuni, per ciascuna iscrizione all’anagrafe canina;
– la possibilità per i Comuni di trattenere gli introiti delle sanzioni ai padroni indisciplinati di animali domestici;
– aiuti economici ai Comuni per tutelare i diritti degli animali e la pubblica incolumità;
– la realizzazione di nuovi rifugi sanitari pubblici in tutte le nove province;
– l’obbligo per le ASP di provvedere alle prestazioni di pronto soccorso degli animali feriti, nonché alla programmazione del servizio di reperibilità notturna e festiva, presso le strutture veterinarie pubbliche.
Ma tra tutte le importanti e rilevanti misure approvate dall’ARS, quella che sta facendo più “notizia” e ha destato tra i cittadini più curiosità è l’istituzione dell’obbligo per i proprietari di animali, di pulire con l’acqua la pipì dei propri quattrozampe.
Tale previsione normativa – volta evidentemente alla tutela ambientale e dell’igiene pubblica – trae origine dalla storica sentenza (la numero 7082 del 2015), con cui la Corte di Cassazione ha sancito l’obbligo per i proprietari di cani di portare, durante la passeggiata, oltre ai sacchetti per raccogliere gli escrementi anche una bottiglietta con acqua da versare nel punto in cui il cane ha fatto pipì.
A seguito di quel provvedimento, alcuni Comuni avevano emesso delle ordinanze in tal senso, ma l’obbligo non era ancora previsto da una specifica norma regionale.
Adesso, che tale obbligo diverrà legge, si spera che finalmente i cittadini saranno maggiormente “incentivati” al rispetto di quelle che, in realtà, costituiscono semplicemente norme di buona condotta, civiltà ed educazione.
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