Concessioni demaniali marittime: azione contro la sospensione sine die dei rilasci in Sicilia
La legge regionale siciliana del 16 dicembre 2020 numero 32, al pari della legge regionale 3 del 2016, condiziona il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime alla preventiva adozione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo (cd. PUDM) da parte dei Comuni (rispetto ai quali devono essere conformi).
Viene in tal modo vietato il rilascio di nuove concessioni nell’ipotesi – come noto di gran lunga prevalente – in cui un Comune sia ancora sprovvisto del PUDM, di fatto rinviando sine die le autorizzazioni sul demanio marittimo.
Ciò rischia di determinare, in conseguenza dell’inerzia delle amministrazioni, l’automatico rigetto delle istanze di concessione, con evidente sospensione senza termine delle libertà costituzionali di iniziativa economica ed accesso al mercato, di stabilimento e libera prestazione dei servizi oltreché di concorrenza.
Anche in ottica eurounitaria, la pretesa di inibire lo svolgimento delle attività commerciali a causa del diffuso malcostume di non rispettare le scadenze imposte dal legislatore (nella specie quelle per la adozione dei PUDM), contrasta con i principi sottesi alla Direttiva Bolkestein.
Per tali ragioni, il nostro Studio sta avviando un’iniziativa per tutelare gli interessi degli operatori economici ingiustamente colpiti da scelte legislative non conformi alla disciplina costituzionale e comunitaria.
A tal fine, stiamo raccogliendo le adesioni per l’avvio di una consulenza che, anche a fronte del diniego di concessione, culminerà – con l’ausilio dei tecnici delle ditte – nelle relative azioni individuali, concorrenti o collettive, innanzi al Giudice Amministrativo.
Per ricevere informazioni e aderire – entro il 28 febbraio 2021 – inviare una mail all’indirizzo tutele@mondolegale.it , contenente i dati della ditta istante e il contatto telefonico.