La Giunta regionale siciliana approva l'equo compenso per i professionisti

Published On: 7 Settembre 2018Categories: Appalti Pubblici e Concessioni, Varie

Con la Deliberazione n. 301 del 28 agosto 2018, la Giunta regionale siciliana – così come già fatto da Toscana e Calabria – è intervenuta sull’equo compenso, approvandolo e stilando un vademecum destinato agli enti al fine di un corretto calcolo dei compensi professionali.
Con tale atto di indirizzo, facente riferimento al decreto legge del 16 ottobre 2017 n. 148 (convertito con legge del 4 dicembre 2017 n. 172), la Giunta regionale “intende superare un fenomeno che negli ultimi anni, anche per effetto dell’abolizione dei tariffari, ha caratterizzato la procedura di affidamento di servizi professionali e ha visto molte amministrazioni prevedere compensi non correttamente parametrati alla qualità e quantità delle prestazioni richieste o addirittura compensi simbolici“.
In specie, per le professioni di agrotecnico, architetto, pianificatore, paesaggista, biologo, chimico, dottore, agronomo, dottore forestale, geometra, geometra laureato, geologo, ingegnere, perito agrario, perito industriale e tecnologo alimentare troveranno applicazione le tabelle del decreto del Ministero della Giustizia del 16 giugno 2016 (“Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell’articolo 24, comma 8 del decreto legislativo n. 50/2016“) e inoltre,  nella impostazione degli atti delle procedure concorsuali di individuazione del contraente, i compensi saranno utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l’importo posto a base di gara.
La Giunta, nel ribadire l’illegittimità della fissazione di criteri di valutazione delle offerte che possono “alterare l’equilibrio tra le prestazioni e il compenso, quali, ad esempio, la prestazione di servizi aggiuntivi a titolo gratuito“, ha inoltre confermato il divieto di predisposizione di clausole vessatorie e precisato che “..nella impostazione degli atti delle procedure concorsuali di individuazione del contraente, i compensi sono utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l’importo base di gara..“.
 

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La Giunta regionale siciliana approva l'equo compenso per i professionisti

Published On: 7 Settembre 2018

Con la Deliberazione n. 301 del 28 agosto 2018, la Giunta regionale siciliana – così come già fatto da Toscana e Calabria – è intervenuta sull’equo compenso, approvandolo e stilando un vademecum destinato agli enti al fine di un corretto calcolo dei compensi professionali.
Con tale atto di indirizzo, facente riferimento al decreto legge del 16 ottobre 2017 n. 148 (convertito con legge del 4 dicembre 2017 n. 172), la Giunta regionale “intende superare un fenomeno che negli ultimi anni, anche per effetto dell’abolizione dei tariffari, ha caratterizzato la procedura di affidamento di servizi professionali e ha visto molte amministrazioni prevedere compensi non correttamente parametrati alla qualità e quantità delle prestazioni richieste o addirittura compensi simbolici“.
In specie, per le professioni di agrotecnico, architetto, pianificatore, paesaggista, biologo, chimico, dottore, agronomo, dottore forestale, geometra, geometra laureato, geologo, ingegnere, perito agrario, perito industriale e tecnologo alimentare troveranno applicazione le tabelle del decreto del Ministero della Giustizia del 16 giugno 2016 (“Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell’articolo 24, comma 8 del decreto legislativo n. 50/2016“) e inoltre,  nella impostazione degli atti delle procedure concorsuali di individuazione del contraente, i compensi saranno utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l’importo posto a base di gara.
La Giunta, nel ribadire l’illegittimità della fissazione di criteri di valutazione delle offerte che possono “alterare l’equilibrio tra le prestazioni e il compenso, quali, ad esempio, la prestazione di servizi aggiuntivi a titolo gratuito“, ha inoltre confermato il divieto di predisposizione di clausole vessatorie e precisato che “..nella impostazione degli atti delle procedure concorsuali di individuazione del contraente, i compensi sono utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l’importo base di gara..“.
 

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