Nuove norme comunitarie per la gestione dei rischi sul riutilizzo dell’acqua

Published On: 26 Giugno 2024Categories: Ambiente, Paesaggio, Energia e Rifiuti

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea Serie L del 20 giugno 2024, è stato pubblicato il Regolamento Delegato (Ue) 2024/1765 della Commissione dell’11 marzo 2024 che integra il regolamento (UE) 2020/741 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche tecniche dei principali elementi della gestione dei rischi che entrerà in vigore il 10  luglio 2024.

Il provvedimento in questione nasce dall’esigenza di elaborare un piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua che richiede un’impostazione multidisciplinare e il coinvolgimento di vari soggetti.

Per tali ragioni si è reso necessario stabilire le specifiche tecniche dei principali elementi della gestione dei rischi di cui all’allegato II del regolamento (UE) 2020/741, in modo da garantire che i piani di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua siano solidi, di qualità e redatti secondo un approccio sistematico, con l’obiettivo di definire nel dettaglio le modalità con cui gli autori del piano e i valutatori dei rischi coinvolti dovrebbero tenere conto di tutti i principali elementi nel quadro di un’analisi strutturata ed esaustiva del sistema di riutilizzo dell’acqua, avvalendosi dei protocolli esistenti di valutazione e gestione dei rischi, a condizione che siano rispettate le specifiche tecniche stabilite nel suddetto regolamento delegato.

I piani di gestione dei rischi devono muovere dalle più affidabili evidenze scientifiche disponibili, al fine di offrire solide basi per la definizione di misure preventive e barriere, garantendo che l’irrigazione con acque affinate sia sicura per la salute umana e animale e per l’ambiente.

I sistemi di riutilizzo dell’acqua esistenti negli Stati membri possono presentare diverse configurazioni e servire un gran numero di utilizzatori finali e conformemente al Regolamento (UE) 2020/741 e un singolo piano di gestione dei rischi può includere più di un sistema di riutilizzo dell’acqua.

Nel dettaglio, il sistema medesimo specifica tutti i diversi processi e le fasi che intervengono dall’inizio del trattamento delle acque reflue fino al loro riutilizzo finale nei campi agricoli, compresi tutti gli aspetti che riguardano la valutazione del rischio.

Ciò riguarda tutti gli elementi del sistema pertinenti per lo specifico progetto di riutilizzo dell’acqua, comprese tutte le infrastrutture e tutti gli elementi tecnici e include le informazioni sui diversi punti oltre a quello di conformità in cui l’acqua è consegnata a un altro soggetto nella catena.

Nel caso di un unico impianto di affinamento che serva un numero elevato di utilizzatori finali, la descrizione del piano di gestione dei rischi può prenderli in considerazione in termini generali sulla base dei diversi tipi di colture o pratiche di irrigazione standard nella zona servita ma fornisce comunque una panoramica dei possibili tipi di utilizzatori finali e di colture irrigate.

Alla stessa stregua un unico piano di gestione dei rischi include più sistemi di riutilizzo dell’acqua, conformemente all’articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2020/741 e la descrizione del sistema può consistere in elementi di base che forniscono una panoramica dei potenziali rischi connessi e che sono pertinenti per tutti i sistemi contemplati dal piano.

La descrizione può fare riferimento ai tipi di colture maggiormente presenti nelle zone servite, alle pratiche di irrigazione standard o ai codici di buona prassi per utilizzare in modo sicuro le acque affinate di una determinata classe di qualità.

A seconda che l’impianto di affinamento coincida o meno con l’impianto di trattamento delle acque reflue urbane che tratta le acque conformemente al regolamento (UE) 2020/741, la descrizione del sistema di riutilizzo dell’acqua comporta l’esame delle diverse fasi dei processi di trattamento e l’analisi dei diversi punti del sistema di riutilizzo dell’acqua.

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Published On: 26 Giugno 2024

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea Serie L del 20 giugno 2024, è stato pubblicato il Regolamento Delegato (Ue) 2024/1765 della Commissione dell’11 marzo 2024 che integra il regolamento (UE) 2020/741 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche tecniche dei principali elementi della gestione dei rischi che entrerà in vigore il 10  luglio 2024.

Il provvedimento in questione nasce dall’esigenza di elaborare un piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua che richiede un’impostazione multidisciplinare e il coinvolgimento di vari soggetti.

Per tali ragioni si è reso necessario stabilire le specifiche tecniche dei principali elementi della gestione dei rischi di cui all’allegato II del regolamento (UE) 2020/741, in modo da garantire che i piani di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua siano solidi, di qualità e redatti secondo un approccio sistematico, con l’obiettivo di definire nel dettaglio le modalità con cui gli autori del piano e i valutatori dei rischi coinvolti dovrebbero tenere conto di tutti i principali elementi nel quadro di un’analisi strutturata ed esaustiva del sistema di riutilizzo dell’acqua, avvalendosi dei protocolli esistenti di valutazione e gestione dei rischi, a condizione che siano rispettate le specifiche tecniche stabilite nel suddetto regolamento delegato.

I piani di gestione dei rischi devono muovere dalle più affidabili evidenze scientifiche disponibili, al fine di offrire solide basi per la definizione di misure preventive e barriere, garantendo che l’irrigazione con acque affinate sia sicura per la salute umana e animale e per l’ambiente.

I sistemi di riutilizzo dell’acqua esistenti negli Stati membri possono presentare diverse configurazioni e servire un gran numero di utilizzatori finali e conformemente al Regolamento (UE) 2020/741 e un singolo piano di gestione dei rischi può includere più di un sistema di riutilizzo dell’acqua.

Nel dettaglio, il sistema medesimo specifica tutti i diversi processi e le fasi che intervengono dall’inizio del trattamento delle acque reflue fino al loro riutilizzo finale nei campi agricoli, compresi tutti gli aspetti che riguardano la valutazione del rischio.

Ciò riguarda tutti gli elementi del sistema pertinenti per lo specifico progetto di riutilizzo dell’acqua, comprese tutte le infrastrutture e tutti gli elementi tecnici e include le informazioni sui diversi punti oltre a quello di conformità in cui l’acqua è consegnata a un altro soggetto nella catena.

Nel caso di un unico impianto di affinamento che serva un numero elevato di utilizzatori finali, la descrizione del piano di gestione dei rischi può prenderli in considerazione in termini generali sulla base dei diversi tipi di colture o pratiche di irrigazione standard nella zona servita ma fornisce comunque una panoramica dei possibili tipi di utilizzatori finali e di colture irrigate.

Alla stessa stregua un unico piano di gestione dei rischi include più sistemi di riutilizzo dell’acqua, conformemente all’articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2020/741 e la descrizione del sistema può consistere in elementi di base che forniscono una panoramica dei potenziali rischi connessi e che sono pertinenti per tutti i sistemi contemplati dal piano.

La descrizione può fare riferimento ai tipi di colture maggiormente presenti nelle zone servite, alle pratiche di irrigazione standard o ai codici di buona prassi per utilizzare in modo sicuro le acque affinate di una determinata classe di qualità.

A seconda che l’impianto di affinamento coincida o meno con l’impianto di trattamento delle acque reflue urbane che tratta le acque conformemente al regolamento (UE) 2020/741, la descrizione del sistema di riutilizzo dell’acqua comporta l’esame delle diverse fasi dei processi di trattamento e l’analisi dei diversi punti del sistema di riutilizzo dell’acqua.

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