Aggiornato il costo medio orario del lavoro di metalmeccanici ed impiantisti

Published On: 17 Novembre 2023

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con decreto direttoriale del 13 novembre 2023 numero 60, ha rideterminato il costo medio orario del lavoro dei metalmeccanici e degli impiantisti, inerente all’applicazione dell’accordo del 5 febbraio 2021 stipulato tra le principali sigle sindacali di competenza e finalizzato al rinnovo del CCNL in vigore fino al 30 giugno 2024.

I nuovi importi previsti decorrono già dal mese di ottobre 2023, secondo i valori determinati nelle tabelle allegate al citato decreto direttoriale, ove è distintamente riscontrabile il costo medio orario per gli operai e per gli impiegati del settore.

I nuovi importi prevedono distintamente ed a seconda dei differenti livelli, per gli impiegati, un costo medio che oscilla tra euro 20,48 ed euro 33,17, mentre, per gli operai, tra euro 20,80 ed euro 27,54.

Tali valori possono ulteriormente variare, se si considerano quei benefici o minori oneri previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva e aziendale e/o dalle modalità di effettuazione della prestazione lavorativa del dipendente, allorquando questi operi in sede o fuori sede.

Il tema è nevralgico, se si considera la centralità del lavoro nel nostro sistema democratico, specie per altri settori della piccola e media impresa, che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema Paese e rispetto ai quali la contrattazione collettiva non riesce a garantire sempre salari aggiornati, proporzionati e sufficienti alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, ai sensi dell’articolo 36 Costituzione.

Vero nervo scoperto, se si considera altresì che l’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Area Euro in cui non è stato istituito il salario minimo garantito, preferendovi la “politica dei sussidi”.

Non a caso, è proprio di queste ore la tensione tra Governo e Sindacati, in vista dello sciopero (garantito dall’articolo 40 della Costituzione) già indetto dalle principali sigle sindacali per venerdì 17 novembre, essendo state ritenute comunque insufficienti le politiche economiche e sociali previste nella manovra finanziaria dell’esecutivo.

#sciopero #lavoro #salariominimo #retribuzione #tutele #costomedioorario

About the Author: Rocco Maganuco

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Aggiornato il costo medio orario del lavoro di metalmeccanici ed impiantisti

Published On: 17 Novembre 2023

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con decreto direttoriale del 13 novembre 2023 numero 60, ha rideterminato il costo medio orario del lavoro dei metalmeccanici e degli impiantisti, inerente all’applicazione dell’accordo del 5 febbraio 2021 stipulato tra le principali sigle sindacali di competenza e finalizzato al rinnovo del CCNL in vigore fino al 30 giugno 2024.

I nuovi importi previsti decorrono già dal mese di ottobre 2023, secondo i valori determinati nelle tabelle allegate al citato decreto direttoriale, ove è distintamente riscontrabile il costo medio orario per gli operai e per gli impiegati del settore.

I nuovi importi prevedono distintamente ed a seconda dei differenti livelli, per gli impiegati, un costo medio che oscilla tra euro 20,48 ed euro 33,17, mentre, per gli operai, tra euro 20,80 ed euro 27,54.

Tali valori possono ulteriormente variare, se si considerano quei benefici o minori oneri previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva e aziendale e/o dalle modalità di effettuazione della prestazione lavorativa del dipendente, allorquando questi operi in sede o fuori sede.

Il tema è nevralgico, se si considera la centralità del lavoro nel nostro sistema democratico, specie per altri settori della piccola e media impresa, che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema Paese e rispetto ai quali la contrattazione collettiva non riesce a garantire sempre salari aggiornati, proporzionati e sufficienti alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, ai sensi dell’articolo 36 Costituzione.

Vero nervo scoperto, se si considera altresì che l’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Area Euro in cui non è stato istituito il salario minimo garantito, preferendovi la “politica dei sussidi”.

Non a caso, è proprio di queste ore la tensione tra Governo e Sindacati, in vista dello sciopero (garantito dall’articolo 40 della Costituzione) già indetto dalle principali sigle sindacali per venerdì 17 novembre, essendo state ritenute comunque insufficienti le politiche economiche e sociali previste nella manovra finanziaria dell’esecutivo.

#sciopero #lavoro #salariominimo #retribuzione #tutele #costomedioorario

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