Clima e tutela del lavoro: il “Decreto Caldo” è legge

Published On: 29 Settembre 2023

Lo scorso 23 settembre 2023, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge del 18 settembre 2023 numero 127, di conversione del decreto legge del 28 luglio 2023 numero 98, contenente “Misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e termini di versamento” (c.d. decreto Caldo).

L’intervento legislativo è stato originariamente previsto per far fronte alle condizioni climatiche ed in particolare alle straordinarie ondate di calore che hanno colpito il nostro Paese nel periodo estivo, riconoscendo la possibilità di ricorrere a misure di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti.

L’attuale emergenza clima, infatti, ha reso una priorità la protezione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza.

La legge, in particolare, detta disposizioni in materia di integrazioni salariali ordinarie per le imprese dei settori edili, lapideo e delle escavazioni, nei casi di eccezionale emergenza climatica.

Degno di nota è l’articolo 3 della legge, il quale onera i Ministeri del Lavoro e della Salute a promuovere specifiche intese tra organizzazioni datoriali e sindacali al fine di adottare nuove linee guida per l’attuazione della disciplina generale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in correlazione alle emergenze climatiche (comprese quelle relative a straordinarie ondate di calore).

Vengono inoltre modificati alcuni termini temporali relativi al contributo di solidarietà da parte di determinati soggetti operanti nel settore energetico e al cosiddetto pay-back nel settore dei dispositivi medici.

Altre misure degne di nota sono le seguenti:

– per il periodo luglio-dicembre 2023, è prevista la neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per eventi oggettivamente non evitabili, quali le eccezionali emergenze climatiche;

– per il medesimo periodo, è prevista la possibilità di ricorrere al trattamento d’integrazione salariale agricola (CISOA) a seguito di eccezionali eventi climatici, per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa, non conteggiando tali periodi di trattamento ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate l’anno stabilita dalla vigente normativa.

#decreto_caldo #tutela #lavoratori #emergenza_climatica

About the Author: Simona Santoro

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Clima e tutela del lavoro: il “Decreto Caldo” è legge

Published On: 29 Settembre 2023

Lo scorso 23 settembre 2023, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge del 18 settembre 2023 numero 127, di conversione del decreto legge del 28 luglio 2023 numero 98, contenente “Misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e termini di versamento” (c.d. decreto Caldo).

L’intervento legislativo è stato originariamente previsto per far fronte alle condizioni climatiche ed in particolare alle straordinarie ondate di calore che hanno colpito il nostro Paese nel periodo estivo, riconoscendo la possibilità di ricorrere a misure di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti.

L’attuale emergenza clima, infatti, ha reso una priorità la protezione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza.

La legge, in particolare, detta disposizioni in materia di integrazioni salariali ordinarie per le imprese dei settori edili, lapideo e delle escavazioni, nei casi di eccezionale emergenza climatica.

Degno di nota è l’articolo 3 della legge, il quale onera i Ministeri del Lavoro e della Salute a promuovere specifiche intese tra organizzazioni datoriali e sindacali al fine di adottare nuove linee guida per l’attuazione della disciplina generale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in correlazione alle emergenze climatiche (comprese quelle relative a straordinarie ondate di calore).

Vengono inoltre modificati alcuni termini temporali relativi al contributo di solidarietà da parte di determinati soggetti operanti nel settore energetico e al cosiddetto pay-back nel settore dei dispositivi medici.

Altre misure degne di nota sono le seguenti:

– per il periodo luglio-dicembre 2023, è prevista la neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per eventi oggettivamente non evitabili, quali le eccezionali emergenze climatiche;

– per il medesimo periodo, è prevista la possibilità di ricorrere al trattamento d’integrazione salariale agricola (CISOA) a seguito di eccezionali eventi climatici, per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa, non conteggiando tali periodi di trattamento ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate l’anno stabilita dalla vigente normativa.

#decreto_caldo #tutela #lavoratori #emergenza_climatica

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