Direttiva “Case Green”: approvazione definitiva del Consiglio dell’UE
Il Consiglio dell’Unione Europea – a seguito di via libera del Parlamento europeo nella sessione plenaria del 12 marzo 2024 – ha definitivamente approvato la c.d. direttiva europea “Case green” (Energy performance of building directive, Epbd).
In estrema sintesi, attraverso tale direttiva, entro il 2050, si punta alla realizzazione di edifici a emissioni zero (o quasi zero) che abbiano altissime prestazioni energetiche e il cui fabbisogno trovi una copertura significativa da fonti rinnovabili.
L’obiettivo prefissato è il miglioramento complessivo delle prestazioni energetiche degli immobili (sia privati che pubblici, di nuova costruzione o già esistenti) con una sostanziale riduzione delle emissioni di gas inquinanti e del consumo di energia.
Restano tuttavia fuori da tale “intervento green”, gli edifici storici, militari ed ecclesiastici.
La direttiva approvata inoltre – a differenza della versione iniziale – non impone particolari obblighi per i singoli proprietari di immobili, né per i singoli governi degli Stati membri.
Difatti, compatibilmente con le proprie politiche pubbliche e i propri obiettivi, gli Stati potranno presentare entro due anni un proprio piano strategico nazionale di riqualificazione volto al raggiungimento di tale efficientamento energetico.
La posizione dell’Italia al riguardo – che ha espresso voto contrario insieme all’Ungheria – è di opposizione, per la ritenuta “mancanza di chiarezza” sia quanto al piano di spesa, che potrebbe mutare a fronte dei nuovi dettagli, che saranno forniti con l’insediamento della nuova Commissione europea, sia rispetto ai soggetti che sosterranno tali spese.
#UE #direttiva #casegreen #energia #fontirinnovabili