INPS e condotta discriminatoria a scapito di coppie omo-genitoriali

Published On: 8 Febbraio 2024

La nota Associazione “Rete Lenford” – coadiuvata anche dall’intervento del sindacato della Confederazione Generale Italiana del lavoro “C.G.I.L.” – ha chiesto e ottenuto, in sede giurisdizionale, la condanna dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale “I.N.P.S.”, per condotta discriminatoria consumata nei confronti di coppie omo-genitoriali rispetto alle coppie di genitori di sesso diverso.

In sostanza l’Ente di Previdenza escludeva le coppie omo-genitoriali – peraltro riconosciute nei registri di stato civile – dall’accesso al proprio sistema informatico per la presentazione delle domande utili ad usufruire, all’occorrenza, dell’istituto del congedo parentale (di paternità o di maternità), senza neanche offrire alcuna alternativa o equivalente modalità di richiesta.

La competente Sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, con provvedimento del 25 gennaio 2024, ha accertato, dichiarato e conseguentemente riconosciuto il diritto di tali coppie di avvalersi – a condizioni analoghe a quelle previste per le coppie di genitori eterosessuali – del congedo parentale obbligatorio e, più in generale, dei diritti a tutela della genitorialità previsti dal decreto legislativo numero 151/2001.

Ciò, avendo appurato un diverso trattamento (ingiustificato) e una condizione di svantaggio (immotivata) a scapito delle coppie omo-genitoriali rispetto a quelle dello stesso sesso.

Pertanto l’Ente di Previdenza – pur non essendo stato condannato al risarcimento del danno non patrimoniale, mancandone i relativi presupposti – dovrà già e rapidamente modificare e adeguare la propria piattaforma, per consentire la ricezione delle relative domande amministrative.

Nel segno d’una più concreta ed effettiva tutela dei diritti civili.

#diritticivili #coppieomogenitoriali #congediparentali #dirittigenitoriali #INPS

About the Author: Rocco Maganuco

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INPS e condotta discriminatoria a scapito di coppie omo-genitoriali

Published On: 8 Febbraio 2024

La nota Associazione “Rete Lenford” – coadiuvata anche dall’intervento del sindacato della Confederazione Generale Italiana del lavoro “C.G.I.L.” – ha chiesto e ottenuto, in sede giurisdizionale, la condanna dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale “I.N.P.S.”, per condotta discriminatoria consumata nei confronti di coppie omo-genitoriali rispetto alle coppie di genitori di sesso diverso.

In sostanza l’Ente di Previdenza escludeva le coppie omo-genitoriali – peraltro riconosciute nei registri di stato civile – dall’accesso al proprio sistema informatico per la presentazione delle domande utili ad usufruire, all’occorrenza, dell’istituto del congedo parentale (di paternità o di maternità), senza neanche offrire alcuna alternativa o equivalente modalità di richiesta.

La competente Sezione Lavoro del Tribunale di Bergamo, con provvedimento del 25 gennaio 2024, ha accertato, dichiarato e conseguentemente riconosciuto il diritto di tali coppie di avvalersi – a condizioni analoghe a quelle previste per le coppie di genitori eterosessuali – del congedo parentale obbligatorio e, più in generale, dei diritti a tutela della genitorialità previsti dal decreto legislativo numero 151/2001.

Ciò, avendo appurato un diverso trattamento (ingiustificato) e una condizione di svantaggio (immotivata) a scapito delle coppie omo-genitoriali rispetto a quelle dello stesso sesso.

Pertanto l’Ente di Previdenza – pur non essendo stato condannato al risarcimento del danno non patrimoniale, mancandone i relativi presupposti – dovrà già e rapidamente modificare e adeguare la propria piattaforma, per consentire la ricezione delle relative domande amministrative.

Nel segno d’una più concreta ed effettiva tutela dei diritti civili.

#diritticivili #coppieomogenitoriali #congediparentali #dirittigenitoriali #INPS

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