Il 29 maggio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cd. Decreto Salva Casa, D.L. n. 69/2024, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”.

La misura, tanto anticipata dall’attuale Governo e in parte già direttamente applicabile anche in Sicilia, è entrata in vigore il giorno successivo e dovrà essere convertita in legge dal Parlamento entro 60 giorni.

Il decreto apporta sensibili modifiche al d.P.R. n. 380/2001, non prevedendo un nuovo condono ma modificando la definizione di abuso e intervenendo su materie di interesse primario per l’urbanistica.

Tra le modifiche più interessanti:

• sono state semplificate alcune procedure edilizie, introducendo espressamente il regime del silenzio-assenso;
• sono state inserite molte strutture precarie (tende, pergotende, vetrate panoramiche, porticati) tra quelle per cui non è necessario ottenere un titolo edilizio (cd. edilizia libera);
• è stata abolita la cd. doppia conformità e sono stati semplificati i cambi di destinazione d’uso privi di opere aggiuntive;
• sono state proporzionalmente aumentate le cd. tolleranze costruttive, che non dovranno essere “sanate” ma soltanto dichiarate dal tecnico abilitato.

Alcune di tali modifiche sono state previste nei confronti di tutti gli immobili, mentre altre sono applicabili esplicitamente solo con riferimento agli immobili già realizzati al 24 maggio 2024.

Nonostante alcuni osservatori potrebbero rimanere delusi dalle novità normative – soprattutto coloro da lungo tempo in attesa di un nuovo condono – si tratta di modifiche non secondarie al Testo Unico dell’Edilizia, che avranno infinite ricadute sulla sanabilità degli abusi già accertati e ancora da accertare, da cui discenderanno non poche difficoltà interpretative e applicative che la giurisprudenza amministrativa si troverà a dover affrontare.

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