Revisione prezzi tra aggiudicazione della gara e sottoscrizione del contratto di appalto

Published On: 18 Novembre 2022

Non può essere accolta e può comportare la revoca dell’aggiudicazione l’istanza di revisione dei prezzi offerti in gara presentata dall’operatore economico prima della sottoscrizione del contratto di appalto.

Lo ha statuito il Consiglio di Stato con la sentenza del 31 ottobre 2022 numero 9426, relativa ad una vicenda in cui era stato impugnato dall’operatore economico aggiudicatario di un appalto pubblico il diniego della richiesta di revisione prezzi nelle more della sottoscrizione del contratto.

Il Consiglio di Stato ha chiarito in particolare, come a fronte di un’istanza, formulata dall’operatore economico, di adeguamento del corrispettivo dei servizi da svolgere e in carenza di un’espressa clausola di revisione dei prezzi, si applica la lettera a), e non la lettera c), dell’articolo 106 del codice dei contratti pubblici, il quale nello scandire i casi di modifica dei contratti di appalto senza una nuova procedura di affidamento si riferisce a eventi successivi alla sottoscrizione del contratto.

Peraltro, dalla stessa giurisprudenza della Corte di giustizia (sentenze 19 aprile 2018, C-152/17; 7 settembre 2016, C-549-14), si trae una sostanziale neutralità del diritto europeo rispetto agli eventuali rimedi che gli ordinamenti nazionali approntano per fronteggiare le sopravvenienze che incidono sugli aspetti economici del contratto, fermo il disfavore per soluzioni che alterino surrettiziamente il gioco della concorrenza attraverso affidamenti diretti senza gara.

#revisioneprezzi #appalto #contratto #aggiudicazione

About the Author: Carmelo Anzalone

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Revisione prezzi tra aggiudicazione della gara e sottoscrizione del contratto di appalto

Published On: 18 Novembre 2022

Non può essere accolta e può comportare la revoca dell’aggiudicazione l’istanza di revisione dei prezzi offerti in gara presentata dall’operatore economico prima della sottoscrizione del contratto di appalto.

Lo ha statuito il Consiglio di Stato con la sentenza del 31 ottobre 2022 numero 9426, relativa ad una vicenda in cui era stato impugnato dall’operatore economico aggiudicatario di un appalto pubblico il diniego della richiesta di revisione prezzi nelle more della sottoscrizione del contratto.

Il Consiglio di Stato ha chiarito in particolare, come a fronte di un’istanza, formulata dall’operatore economico, di adeguamento del corrispettivo dei servizi da svolgere e in carenza di un’espressa clausola di revisione dei prezzi, si applica la lettera a), e non la lettera c), dell’articolo 106 del codice dei contratti pubblici, il quale nello scandire i casi di modifica dei contratti di appalto senza una nuova procedura di affidamento si riferisce a eventi successivi alla sottoscrizione del contratto.

Peraltro, dalla stessa giurisprudenza della Corte di giustizia (sentenze 19 aprile 2018, C-152/17; 7 settembre 2016, C-549-14), si trae una sostanziale neutralità del diritto europeo rispetto agli eventuali rimedi che gli ordinamenti nazionali approntano per fronteggiare le sopravvenienze che incidono sugli aspetti economici del contratto, fermo il disfavore per soluzioni che alterino surrettiziamente il gioco della concorrenza attraverso affidamenti diretti senza gara.

#revisioneprezzi #appalto #contratto #aggiudicazione

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