Semplificazione è digitalizzazione.
Tra gli interventi più interessanti ed incisivi alla disciplina del procedimento amministrativo, introdotti col Decreto Semplificazioni 2020 (decreto legge 76/2020 convertito con la legge 120/2020), vanno certamente segnalati quelli in materia di digitalizzazione.
Il decreto infatti, ha l’obiettivo di ridisegnare la governance del digitale, accelerare la digitalizzazione dei servizi pubblici e semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, nell’ottica della diffusione della cultura dell’innovazione e del superamento del divario digitale, con un’attenzione anche all’accesso agli strumenti informatici delle persone con disabilità.
Vanno in particolare segnalate le seguenti modifiche alle norme della legge 241/90:
- la nuova formulazione dell’articolo 3 bis, che ha reso obbligatorio l’utilizzo degli strumenti informatici e telematici ( “…le amministrazioni pubbliche agiscono mediante strumenti informatici e telematici, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati…”);
- all’articolo 5 comma 3, l’obbligo di comunicare il domicilio digitale del responsabile del procedimento ai soggetti interessati e controinteressati al provvedimento finale;
- all’articolo 8, l’introduzione del domicilio digitale dell’amministrazione tra i contenuti necessari della comunicazione di avvio del procedimento
- ancora all’articolo 8, la comunicazione obbligatoria delle “modalità telematiche” attraverso le quali è possibile esercitare, ancora “in via telematica”, i diritti previsti dalla legge sul procedimento (tra l’altro prendendo visione degli atti amministrativi e accedendo al fascicolo digitale).
Si tratta, anche in tal caso, di un nuovo modo – agile e “smart” e che non richiede la presenza fisica delle parti del procedimento – di concepire la comunicazione tra il cittadino e la pubblica amministrazione.