Via libera all'opposizione all'esecuzione esattoriale avverso le cartelle del Fisco

Published On: 5 Giugno 2018Categories: Diritto civile, Tutele, Varie

I Giudici Costituzionali, con la recente decisione del 31 maggio 2018, numero 114, hanno dichiarato l’illegittimità dell’articolo 57, comma 1, lettera a) del D.P.R n. 602/1973 nella parte in cui non consente di proporre l’opposizione all’esecuzione ai sensi dell’articolo 615 del codice di procedura civile, rendendo così ammissibile l’esecuzione forzata esattoriale successiva alla notifica delle cartelle da parte dell’Amministrazione finanziaria e/o dal suo Concessionario per la riscossione.
I contribuenti prima dell’innovativa decisione invero, potevano opporsi solamente per denunziare vizi formali della procedura coattiva di riscossione rimanendo costretti a subire in ogni caso un’esecuzione ingiusta e successivamente, intraprendere un altro contenzioso per richiedere il rimborso di quanto indebitamente percepito dalla pubblica amministrazione, ovvero agire per il risarcimento del danno.
A seguito dell’intervento della Corte quindi, si aprono nuovi scenari di tutela, potendo gli operatori economici (piccole e medie imprese, start-up) far valere in giudizio avverso l’esecuzione esattoriale, tutti quei fatti estintivi (es: prescrizione), modificativi o impeditivi del credito vantato dall’Amministrazione finanziaria o dal suo concessionario.
Ciò consentirebbe non soltanto di liberare risorse economiche per far fronte agli ulteriori investimenti ma anche un risparmio per la pubblica amministrazione che dovrebbe restituire a titolo d’indebito percepito la sorte capitale oltre gli interessi moratori giudiziali determinati nella misura  prevista dal D.Lgs 231/02,  per le Transazioni Commerciali.
Per informazioni o una consulenza al riguardo, è possibile contattarci anche alla nostra e-mail di studio (catania@scuderimottaeassociati.it ) oppure alla e-mail personale dell’Avvocato Giovanni Sciangula ( giovannisciangula@mondolegale.it).

Ultimi Articoli inseriti

Equivalenza delle certificazioni di qualità e criteri interpretativi della lex di gara

22 Aprile 2024|Commenti disabilitati su Equivalenza delle certificazioni di qualità e criteri interpretativi della lex di gara

Il Consiglio di Stato, con la sentenza numero 3394, pubblicata il 15 aprile 2024, si è pronunciato – in riforma della pronuncia resa dal Tar – sulla possibilità o meno di valutare certificazioni di qualità [...]

Modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche

19 Aprile 2024|Commenti disabilitati su Modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche

Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2024, è stato pubblicato il decreto legislativo del 24 marzo 2024 numero 48, recante “Disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) [...]

Contributi alle imprese per l’acquisto di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso

17 Aprile 2024|Commenti disabilitati su Contributi alle imprese per l’acquisto di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso

Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale numero 87 del 13 aprile 2024, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale del 4 marzo 2024 che definisce, ai sensi dell’art. 4, comma 7, del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, [...]

About the Author: Giovanni Sciangula

Condividi

Via libera all'opposizione all'esecuzione esattoriale avverso le cartelle del Fisco

Published On: 5 Giugno 2018

I Giudici Costituzionali, con la recente decisione del 31 maggio 2018, numero 114, hanno dichiarato l’illegittimità dell’articolo 57, comma 1, lettera a) del D.P.R n. 602/1973 nella parte in cui non consente di proporre l’opposizione all’esecuzione ai sensi dell’articolo 615 del codice di procedura civile, rendendo così ammissibile l’esecuzione forzata esattoriale successiva alla notifica delle cartelle da parte dell’Amministrazione finanziaria e/o dal suo Concessionario per la riscossione.
I contribuenti prima dell’innovativa decisione invero, potevano opporsi solamente per denunziare vizi formali della procedura coattiva di riscossione rimanendo costretti a subire in ogni caso un’esecuzione ingiusta e successivamente, intraprendere un altro contenzioso per richiedere il rimborso di quanto indebitamente percepito dalla pubblica amministrazione, ovvero agire per il risarcimento del danno.
A seguito dell’intervento della Corte quindi, si aprono nuovi scenari di tutela, potendo gli operatori economici (piccole e medie imprese, start-up) far valere in giudizio avverso l’esecuzione esattoriale, tutti quei fatti estintivi (es: prescrizione), modificativi o impeditivi del credito vantato dall’Amministrazione finanziaria o dal suo concessionario.
Ciò consentirebbe non soltanto di liberare risorse economiche per far fronte agli ulteriori investimenti ma anche un risparmio per la pubblica amministrazione che dovrebbe restituire a titolo d’indebito percepito la sorte capitale oltre gli interessi moratori giudiziali determinati nella misura  prevista dal D.Lgs 231/02,  per le Transazioni Commerciali.
Per informazioni o una consulenza al riguardo, è possibile contattarci anche alla nostra e-mail di studio (catania@scuderimottaeassociati.it ) oppure alla e-mail personale dell’Avvocato Giovanni Sciangula ( giovannisciangula@mondolegale.it).

About the Author: Giovanni Sciangula